domenica 5 ottobre 2014

Il primo anno 1965/66 (Piero Seinera)

I professori del primo anno, iniziato nell'autunno del 1965, furono la Gugliotta di Italiano e Storia, la Roglio di matematica. La Gugliotta soffriva di emicranie invalidanti: alcuni giorni entrava in classe con gli occhiali scuri per via della fotofobia, e iniziava la lezione a bassa voce sofferente. Era relativamente severa nei giudizi. Rimase solo quel primo anno.
La Roglio non amava particolarmente le allieve femmine.... Anche lei si fermò solo in prima e fu sostituita dalla Tira al secondo anno. Don Falera, marchigiano schietto, cercò a lungo di tenere a bada le intemperanze della classe con la passione della dottrina... ma ebbe scarso successo. A suo modo un brav'uomo. Anni dopo, come già ho avuto modo di scrivere su facebook, lo ritrovai parroco della chiesa di Carignano, sempre con i suoi capelli corvini e l'eloquio della sua terra. 

Il Troletti (21.1.1906-15.5.1982) era invece l'insegnante di disegno: distaccato e poco comunicativo, ci trasmise a fatica le nozioni base della sua materia. Non penso che avesse molta voglia di insegnare, sembrava muoversi su di un piano diverso quasi che la sua presenza in classe fosse un fatto casuale e non del tutto gradito. 
Nel maggio 1930 il nostro risulta presente all'inaugurazione del Circolo Goliardico Maramotti, martire fascista: in tale occasione una mostra pittorica lo vede autore partecipante. Il mese successivo eccolo di nuovo citato ad una mostra del Goliardo fascista, sempre a Torino.
Nel maggio 53 il Troletti è coinvolto in un incidente stradale, investe in auto un ciclista sullo stradale per Orbassano: il malcapitato ha una gamba fratturata e viene ricoverato al Mauriziano con prognosi di 20 giorni.
Nel luglio 1954 Anselmo Troletti viene trasferito da Pinerolo a Torino. Nell'aprile 1980 partecipa ad un necrologio, sempre sul giornale cittadino. E infine il 15 maggio 1982:
E' improvvisamente mancato il prof. Anselmo Troletti. Lo annunciano la moglie Giuseppina Giorgi, i figli Andrea e Donata, i fratelli Bruno e Rita con le rispettive famiglie e i nipoti. I funerali avranno luogo il 18 alle ore 10 presso la Gran Madre di Dio. 

Un ultimo ricordo è quello del 10 Febbraio 1989 
Papaveri e gerani per un paesaggio. Alfonso Birolo espone dai Fogliato in via Mazzini 9, fino al 23 febbraio. Il pittore (tornato a vivere, dopo una lunga parentesi torinese, a San Sebastiano Po, dov'è nato nel 1927) ha imparato da Anselmo Troletti che la pittura è soprattutto ricerca d'una forma espressiva: cosi da caratterizzarne un'immagine con i segni d'una personale autenticità. Di qui il suo bisogno di 'lasciare tutto e tornare alle campagne che erano la sua terra», come scrive Laura Mandnelli per questa personale assai ampia, con 1 suoi ottantatré titoli: tutti di paesaggi e dì fiorì (gerani e iris, papaveri, zinnie e la Clematide fiorita). ecc ecc Il Troletti dipingeva, chi l'avrebbe mai detto? E ha un suo mercato d'arte.....

 Natura morta, 1932

Il Troletti è sepolto al Cimitero di Sassi.
Immagini di quell'anno:



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